Spettacoli&Eventi

Quell’Attimo Fuggente che non è sfuggito alla Scuola del Teatro Musicale

A trent'anni dall'uscita delle pellicola con Robin Williams, la STM si è aggiudicata i diritti in esclusiva per la versione teatrale italiana

La notizia risale al mese di dicembre, ma l’ufficialità è arrivata solo nei giorni scorsi: la Scuola del Teatro Musicale, il Performing Arts Center per la formazione di giovani attori e registi e centro di produzione teatrale, ha accquisito i diritti in esclusiva per la versione teatrale italiana de “L’attimo fuggente”, la notissima pellicola che aveva come protagonista Robin Williams nei panni de professor Keating, insegnante alla Welton Academy.

«Le cose sono andate un po’ come per “Next to Normal”  – racconta Marco Iacomelli, direttore della STM – a New York ho avuto l’occasione di vedere la trasposizione teatrale e apprezzare quanto fosse stato mantenuto lo spirito del film nonostante il luogo fosse quello di un teatro molto piccolo, a pianta centrale, con il pubblico vicino alla scena, simile a quella che abbiamo avuto noi per il Festival del Teatro Musicale. Sono rimasto piacevolmente sorpreso anche perché il testo è dello stesso Tom Schulman, il vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura originale del film. L’adattamento è molto attento alla scrittura teatrale i cui personaggi sono stati ridotti a dieci interpreti. Davvero un allestimento interessante che comunque dovrà essere ripensato per la struttura dei teatri italiani».

Il debutto nazionale è previsto per il 2019 quando ricorreranno i trent’anni dalla prima uscita della pellicola: «Ci piacerebbe debuttare qui a Novara  – prosegue Iacomelli – per poi proseguire a Milano. Ci aveva portato bene fare così con “Next to Normal” e “American Idiot” quindi speriamo che possa succedere altrettanto per “L’attimo fuggente”».

Un genere, per così dire, nuovo per la STM che si cimenterà con la prosa anzichè con il musical: «Questo è un malinteso puramente italiano – prosegue il direttore – perchè non esiste una distinzione tra attori di prosa e attori di musical. Si viene formati come attore a tutto tondo e parte delle competenze riguardano anche il canto e la danza. Noi abbiamo fortemente voluto chiamare la nostra scuola del “Teatro Musicale” e non del “Musical” proprio per formare attori con specifiche competenze e proprio per non volersi ghettizzare abbiamo scelto uno spettacolo di prosa».

Una scuola, dunque, tutta proiettata in avanti con progetti a lungo termine: «Noi dobbiamo pensare al futuro dei nostri diplomati – dichiara Iacomelli – quindi dare loro la possibilità di confrontarsi con il mercato del lavoro. Sono formati secondo i nostri standard quindi sia a registi che attori vogliamo dare possibilità di carriera. Questo non significa che non faremo provini, anzi: i casting si svolgeranno presumibilmente tra settembre e ottobre».

E nonostante, nel giro di pochi anni, la STM sia riuscita a imporsi a livello nazionale, le origini novaresi non vengono dimenticate: «Noi amiamo molto la nostra città – conclude – abbiamo deciso di restare qui e non è stata una scelta di comodo. Pensiamo che Novara sia ideale per studiare perchè è tranquilla ma viva dal punto di vista culturale. Abbiamo creato un centro di formazione per il musical, il Coccia rappresenta un centro di produzione per l’opera e vorremmo aprire un altro capitolo con la prosa allo scopo di fare un teatro a tutto tondo. La città ha tutte le potenzialità per farlo».

 

[nella foto in evidenza di Chiara Poggi Davide Ienco e Marco Iacomelli]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Consigliati