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Il rilancio del Coccia passa (anche) dall’opera di Verdi

Una produzione tutta novarese con un cast internazionale porterà in scena La Traviata. Il Teatro è quasi sold out sia per la prima di venerdì 3 maggio che per la replica di domenica 5

La serata della prima è quasi sold out, così come la replica di domenica, segno di un’intramontabile affezione dei novaresi (e non solo) per l’opera nell’accezione più classica, quella italiana in particolare, e di un attaccamento ancora più profondo verso il Teatro Coccia che è indiscutibilmente uno dei simboli della città.

Sarà come sarà, ma l’attesa verso questa Traviata tutta novarese a chiusura di stagione è altissima. I dettagli non sono più un segreto ormai da diverse settimane: una scenografia che inquadra piazza Martiri da Palazzo Venezia con un arredamento che ricorda Villa Necchi di Milano, l’ambientazione negli anni Sessanta nel pieno della rivoluzione sessuale femminile, un finale con una morte immaginaria che però non stravolge il copione originale.

 

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«La scena conclusiva ha un valore simbolico  – spiega il regista, Renato Bonajuto – Violetta che cammina verso la sua immortalità sia del suo personaggio che dell’opera in generale, ma anche del luogo fisico che è il Teatro Coccia e quello che rappresenta per Novara, un luogo che ha visto salire sul palco interpreti di fama internazionale».

Soddisfatto del lavoro svolto anche il direttore musicale, Matteo Beltrami, che dirigerà l’orchestra Carlo Coccia in entrambe le rappresentazioni: «Nonostante le difficoltà economiche, siamo riusciti a realizzare uno spettacolo di cui possiamo essere orgogliosi: l’ultima opera di una stagione che, dal punto di vista artistico, è stata quella che ha ricevuto, da parte di chi ci ha seguito in questi cinque anni, le migliori critiche sia di pubblico che di settore. Un ulteriore passo avanti per il Coccia con l’accademia dei direttori d’orchestra che ha seguito costantemente la produzione, l’iniziativa Traviata experience che ha permesso agli studenti e ai professori dell’università di assistere alle prove».

Il cast è internazionale, a cominciare da Klara Kolonitis (Violetta), prima donna del Teatro di Budapest, al suo debutto italiano, Ivan Ayon Rivas (Alfredo), giovanissimo e già vincitore del prestigioso riconoscimento intitolato al tenore Francesco Vinas, premio che da 53 anni incorona i migliori cantanti lirici del mondo; il baritono Alessandro Luogo (Germont), anche lui giovanissimo ma con una grande esperienza alle spalle e la novarese Marta Calcaterra nella parta di Annina.

La Traviata andrà in scena venerdì 3 maggio alle 20.30 e domenica 5 alle 16. Due gli appuntamenti che la precedono: Incontro con La Traviata a cura di STM, venerdì 3 alle 18.30 al Piccolo Coccia (ingresso libero); Due chiacchiere su La Traviata con il direttore del teatro Corinne Baroni, venerdì 3 maggio alle 19.45 e domenica 5 maggio alle 15.15 nel foyer del teatro (ingresso riservato al pubblico di La Traviata).

 

[photo credit Mario Finotti]

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