Storie della domenica

Marco Migliavacca, un viaggio in Oriente a regalar sorrisi

Il giovane performer, artista e attore novarese atteso tra pochi giorni in Cina nell’ambito di una coproduzione italo-cinese. Con un bagaglio di tutto rispetto, ultimo in ordine di tempo il Cirque du Soleil, Migliavacca si appresta a realizzare un nuovo sogno: «Si può vivere ed essere felici anche realizzando i propri hobby»

 

Un novarese con l’arte circense nel cuore, con ultime esperienze nientemeno che al Cirque du soleil, va alla conquista dell’Oriente per regalar sorrisi. E’ quanto si appresta a fare Marco Migliavacca, il giovane performer, artista e attore, che si metterà presto in viaggio, parte tra due giorni martedì, per raggiungere la Cina nell’ambito di una prestigiosa coproduzione italo-cinese.

Una passione cullata fin da bambino, quindi un hobby a lungo coltivato diventato ora una professione a tempo pieno

«Da piccolo mio nonno mi portò per la prima volta al circo. Ne rimasi folgorato, affascinato da un mondo che ho sempre sognato di poter frequentare da protagonista. In seguito mi sono dilettato prima a casa poi con giocoleria. Terminate le superiori ho deciso che si poteva andare oltre e ho iniziato a frequentare corsi di perfezionamento che mi hanno consentito di iniziare a lavorare»

Un lavoro che dura ormai da una decina di anni, dopo tanta gavetta, impegno e sacrificio, culminato nel 2015 con la chiamata nientemeno dal Cirque du Soleil

«Ho lavorato con loro per un anno e mezzo, un’esperienza fantastica che spero presto di poter ricominciare. In precedenza sono stato tanti anni in Belgio, alternando alcuni rientri in patria, lavorando con circo e teatro».

Un bagaglio di esperienza utilissimo che ha aperto le porte per questa nuova stimolante avventura in terra asiatica

«Sono stato contattato da Circo e dintorni, l’agenzia di Alessandro Serina che si occupa da anni, con ottimo esito, di spettacoli circensi e arti affini progetta e distribuendo produzioni di successo in prestigiosi teatri in Italia e all’estero. Il resto è venuto di conseguenza perché mai avrei potuto declinare a una richiesta del genere».

Di che tipo di spettacolo si tratta?

«Sarò catapultato in una location da favola a Tsingtao, un megatendone capace di contenere fino a 5mila spettatori, dove ogni estate si tiene un grandissimo festival. Faccio parte di una coproduzione italo-cinese che so già mi riserverà grandissime emozioni. Parto martedì, dunque tra due giorni, tornerò in Italia a ottobre».

Che parte farai?

«Farò il clown intervallandomi di volta in volta con gli altri spettacoli previsti dal programma»

Qual’è il tuo messaggio al pubblico?

«Quello che si può vivere benissimo e essere altrettanto felici coltivando il proprio hobby, perseverando impegno e voglia per arrivare il più in alto possibile».

Tanti viaggi in giro per il mondo, a Novara quando ti  vedremo?

«Conosci il detto nessuno è profeta in patria? Ecco forse calza a pennello per me, ma non demordo. Lo scorso giugno ho regalato uno spettacolo agli studenti del Salesiani. Per il futuro aspetto con piacere di ricevere una chiamata. Non dubitate la mi risposta sarà sicuramente positiva».

 

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