Politica

Pd tra elezioni di segreteria e “imbarazzi” di schieramento

Tre sono i candidati alla segreteria provinciale del Partito Democratico: la ceranese Ilaria Cornalba, il trecatese Marco Uboldi e il borgomanerese Simone Calderoni. Intanto nelle fila d'opposizione del consiglio comunale di Novara non sono ancora state prese decisioni. Ballarè: «smentisco quelle voci che mi davano già nella nuova formazione di Matteo Renzi».

I giochi sono fatti. Scaduto il termine per la presentazione delle candidature lunedì scorso, sarà una corsa a tre per conquistare la segreteria provinciale del Partito Democratico. Ai nomi della ceranese Ilaria Cornalba e del trecatese (consigliere provinciale e comunale nella sua città) Marco Uboldi, si è aggiunto quasi in extremis quello del borgomanerese Simone Calderoni, unico esponente “dem” a sedere nell’assemblea municipale della seconda città della provincia, sul cui nome si sarebbe a lungo spesa la sua concittadina, l’ex parlamentare (e sottosegretaria) Franca Biondelli. Dunque nessun esponente del capoluogo in lizza. O meglio, un potenziale candidato ci sarebbe anche stato, quello del dirigente scolastico da poco collocato a riposo Pierangelo Marcalli. Candidatura poi saltata perché non sarebbe riuscito a raccogliere le firme necessarie.

 

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Nella corsa a tre, insomma, si sfideranno un giovane come Calderoni a molti sconosciuto agli attuali vertici del partito; e poi Uboldi, sostenuto da un gruppo al quale fanno riferimento l’ex assessore regionale Augusto Ferrari e l’attuale consigliere a Palazzo Lascaris Domenico Rossi; e Cornalba, prima a scendere in campo nel luglio scorso. Vicina a Roberto Giachetti in occasione delle primarie nazionali, al momento della scissione renziana ha subito ribadito la sua decisione di voler rimanere nel Pd.

E proprio sull’atteggiamento che assumeranno quelli che fino a qualche settimana fa si erano dichiarati fedelissimi sostenitori dell’attuale leader di Italia Viva sembra essere l’interrogativo in grado di stimolare la curiosità di tanti addetti ai lavori che seguono la politica novarese.

Tra questi non possono mancare l’ex primo cittadino del capoluogo Andrea Ballaré, che ha dichiarato di non attendere con molto interesse l’appuntamento previsto nel weekend del 30 novembre 1° dicembre prossimi: «Parteciperò ai lavori – dichiara – quindi smentisco quelle voci che mi davano già nella nuova formazione di Matteo Renzi, ma devo ammettere che questo congresso al momento non mi entusiasma. Il fatto che in questo particolare contesto, con un partito che a livello nazionale continua a perdere consensi, presenti tre candidati non è un segnale incoraggiante. Mi auguro che certe contrapposizioni che il Pd novarese si sta da tempo trascinando possano essere limate. C’è molto da fare ed è importante lavorare nelle migliori condizioni possibili in vista delle amministrative del 2021».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’attuale capogruppo del Pd in consiglio comunale Rossano Pirovano: «Sinceramente non abbiamo ancora assunto una posizione precisa su chi sostenere – spiega -. Sono tre persone valide, anche se Calderoni non lo conosciamo personalmente. Sicuramente avremo un confronto con tutti e poi valuteremo».

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