‘Manifesto’ di Officine Italia, ristorazione culturale e artigianalità

Roma, 14 dic. (Labitalia) – Puntare su una ‘ristorazione culturale’, una rivoluzione che vuole rovesciare i modelli tradizionali e, laddove c’è standardizzazione, celebrare l’imperfezione dei manufatti culinari, esaltare l’artigianalità come espressione d’eccellenza, cucinare idee e frutti del lavoro dell’uomo, scegliere prodotti di agricoltura sostenibile e proporre menù rispettosi della salute e dell’ambiente. E’ il ‘Manifesto’ di Officine Italia, nuovo format aperto a Roma, in piazza della Repubblica, dal Gruppo Ethos, azienda ristorativa proprietaria di 9 punti vendita dislocati a Milano, in Brianza a Venezia, oltre che nella capitale.

Come spiega Elisa Racchetti, responsabile Marketing&Comunicazione, “per noi è focale l’artigianalità, sia nella proposta di cucina sia nei prodotti in vendita a scaffale”. “Celebriamo i manufatti, le piccole aziende e i piccoli marchi – sottolinea – e vogliamo farli conoscere, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, ai nostri clienti, un target turistico che invece di solito conosce solo i grandi nomi. E l’altro punto di forza, per noi, è l’italianità, andando alla ricerca delle eccellenze del nostro territorio, che proviamo tutte prima di proporle: una sorta di giro d’Italia del gusto. Questo, per noi, vuol dire fare cultura del cibo, dove la tradizione va a braccetto della sperimentazione”.

“Dal punto di vista dei servizi, i nostri locali – dice – sono family friendly, con aree bimbi che non sono concepite come parcheggi ma con un palinsesto di eventi, e anche pet friendly. Poi, siamo sempre aperti e a qualunque ora si può mangiare, anche durante le festività. Dal punto di vista gastronomico, il nostro punto di forza è la carne e tutti i ristoranti hanno una griglia a carbone. Inoltre, abbiamo inaugurato ieri sera l’AperitiVino, che ripeteremo il 20 dicembre e poi da metà gennaio tutti i giovedì: un appuntamento che prevede la presenza di un’azienda produttrice e del viticoltore che presenterà i suoi vini e guiderà nella degustazione di tre calici in abbinamento a tre specialità regionali”.

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